Si dice che i contrasti aiutino a progredire, facendo emergere la verità e che, per tale motivo, questa sia inesorabilmente figlia del tempo. Eppure, a seguire l’incedere delle pronunce di legittimità sulla questione della presunzione di distribuzione ai soci del maggior utile accertato in capo alle società di capitali a base familiare o a ristretta base azionaria e, soprattutto, dopo aver letto le recenti pronunce della Corte di Cassazione (Cass., Sez. V, n. 10679/2022 e Cass., Sez. VI, 25322/2022), il cupo pessimismo comincia a prevalere e si fa spazio il timore che siano i contribuenti e i loro difensori a non aver capito nulla sull’argomento.

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