Lo Studio ha assistito con successo una società operante nel settore dello sviluppo immobiliare nel giudizio instaurato davanti alla Corte di Giustizia Tributaria Regionale della Lombardia ai fini del riconoscimento della corretta applicazione del regime di participation exemption (cd. pex) alla plusvalenza realizzata dalla società appellante in occasione della cessione della partecipazione detenuta nella società immobiliare, creata per la realizzazione di un importante complesso residenziale.

La controversia ha avuto origine dalla ripresa a tassazione, effettuata dalla Direzione Provinciale di Milano, della plusvalenza realizzata dalla società appellante in occasione della cessione della partecipazione detenuta nella società immobiliare per assenza del requisito della commercialità di cui all’art. 87, comma 1, lett. d), TUIR.
In particolare, l’Ufficio accertatore aveva ritenuto le attività poste in essere dalla partecipata non qualificabili come esercizio di impresa commerciale poiché, dalla sua costituzione e fino alla cessione, aveva svolto esclusivamente attività progettuali e di richiesta di autorizzazioni in relazioni ai terreni oggetto di intervento senza, tuttavia, aver generato alcun ricavo.
La Corte di Giustizia Tributaria Regionale della Lombardia, accogliendo l’impugnazione proposta dalla società appellante avverso la sentenza che aveva avallato la tesi erariale, ha riconosciuto il requisito della commercialità in capo alla società immobiliare partecipata e ha ritenuto legittimamente applicato il regime pex. 

In particolare, la Corte di secondo grado ha affermato che non rileva, ai fini del riconoscimento della commercialità, il mancato conseguimento dei ricavi, bensì il fatto di disporre di una struttura organizzativa potenzialmente idonea. Invero, l’esistenza in determinati settori, quali quello dello sviluppo immobiliare, di imprese che possono arrivare a generare ricavi anche a distanza di anni dalla loro costituzione rende il conseguimento di ricavi un indicatore utile ma non essenziale ai fini della verifica concernente la sussistenza o meno del requisito della commercialità: in tali ipotesi, dunque, le attività preliminari svolte (quali, ad esempio, l'ottenimento di permessi e/o autorizzazioni, la ricerca di finanziamenti e siti ove sviluppare il progetto ovvero la progettazione e la realizzazione dello stesso) integrano fin da subito l'esercizio dell'attività d'impresa.

Per VEF&PARTNERS S.P.A. ha agito un team composto dall’avv. Mario Giannotta (Partner e Responsabile della Divisione Contenzioso Tributario) e dall’avv. Marianna Vacca.