Con la Legge di Bilancio per l’anno 2023, il legislatore nazionale italiano è intervenuto introducendo una disciplina ad hoc per le cripto-attività, incluse le criptovalute, avendo riguardo sia alla qualificazione dei redditi prodotti, quanto all’applicabilità del cd. “monitoraggio fiscale”. Il presente contributo intende evidenziare brevemente le novità introdotte rispetto al passato, mettendo a fuoco, in particolare, gli effetti che detta nuova disciplina potrebbe determinare in funzione del criterio di territorialità dei redditi prodotti (avendo anche riguardo al regime di cui all’art. 24-bis TUIR, cd. regime speciale per i neo-residenti). In secondo luogo, la Legge di Bilancio 2023 disciplina un’opportunità di regolarizzazione per il passato, che – a quanto appare – dovrebbe atteggiarsi quale speciale viatico verso la legittimazione di patrimoni stagionati in criptovalute.

 

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